Privatizzazioni
Pur rimanendo ancora impegnato a incoraggiare le iniziative economiche, il governo israeliano è riuscito, con la sua politica a partire dagli anni ’90, a ridurre il proprio coinvolgimento diretto nell’economia. Oltre a eliminare quasi del tutto i sussidi in sostegno dei prezzi per generi di prima necessità e quelli destinati a promuovere investimenti ed esportazioni stranieri, il governo ha intrapreso una campagna di privatizzazione con la vendita della proprietà di centinaia di compagnie pubbliche.
Mentre durante il primo decennio di questa politica furono privatizzate principalmente piccole imprese, il processo si è ampliato negli ultimi anni, fruttando un introito di 3 miliardi di dollari dalla vendita di imprese molto più grandi, come banche, El Al (la compagnia aerea israeliana), Zim (navigazione), Bezeq (telecomunicazioni), e la prossima in agenda è l’industria petrolifera. Il governo intende inoltre trasferire al settore pubblico alcuni dei servizi propri del settore privato.