L’Economia in Israele
Nel 2006-2007, Israele ha continuato a conseguire i suoi obiettivi macroeconomici: un tasso d’inflazione molto basso, quando non addirittura negativo, un deficit di bilancio molto basso e una crescita limitata della spesa pubblica. Allo stesso tempo, il Paese ha continuato tanto ad attrarre investimenti stranieri, quanto a godere di una rapida crescita delle esportazioni e, per la prima volta, ha raggiunto una bilancia dei pagamenti positiva.
Questi trend si sono mantenuti nella prima metà del 2007 e le previsioni per l’intero anno indicavano una crescita economica continua, senza inflazione, un deficit di bilancio basso e stabilità economica su tutti i fronti. Con una popolazione di più di 7.427.000 di abitanti, Israele ha da anni ricevuto il riconoscimento a livello internazionale, in particolare per gli straordinari successi conseguiti nei settori dell’agricoltura, dell’agrotecnologia, dell’irrigazione, dell’energia solare, e nelle molte industrie ad alta tecnologia e compagnie start-up. Fondato su un esteso sistema di R&D, anche nelle industrie tradizionali, Israele oggi non è soltanto la terra del latte e del miele, ma anche la terra dell’high-tech, del software, delle comunicazioni, de biotecnologie, della farmaceutica e della nanotecnologia.
Accordi di libero scambio raggiunti con gli Stati Uniti, l’Unione Europea e con vari paesi dell’America Latina hanno facilitato l’espansione dell’esportazione di prodotti e servizi (oltre 60 miliardi di dollari nel 2006), e ad una partecipazione al mondo degli affari internazionali che ha contribuito alla conseguente accelerazione della crescita del paese.