La Storia di Israele La Dominazione Straniera

Cultura

Giorno dopo giorno emergeva una vita culturale che sarebbe divenuta esclusiva della comunità ebraica in Terra d’Israele. Arte, musica e danza si svilupparono gradualmente con la fondazione di scuole professionali e studi. Gallerie e sale fornivano le sedi per esibizioni e spettacoli ai quali partecipava un pubblico esigente. La prima di una nuova rappresentazione teatrale, la pubblicazione di un nuovo libro o di una mostra retrospettiva di un pittore locale, erano immediatamente recensite dalla stampa e divenivano oggetto di viva discussione nei caffè e in altre riunioni sociali.

La lingua ebraica venne riconosciuta come lingua ufficiale del paese, assieme all’inglese e all’arabo, e fu da allora usata in documenti, monete, francobolli, così come in trasmissioni radiofoniche. Proliferarono le pubblicazioni e il paese emerse come centro mondiale dell’attività letteraria ebraica.

Teatri di vario genere aprirono le loro porte a pubblici entusiasti e vi furono i primi tentativi di scrivere opere originali in ebraico.

La rinascita nazionale ebraica e gli sforzi della comunità nella ricostruzione del paese furono duramente osteggiati dai nazionalisti arabi. Il loro risentimento esplose in periodi d’intensa violenza (1920,1921, 1929, 1936-39), quando, senza che vi fosse alcuna provocazione, furono sferrati attacchi contro la popolazione ebraica (tra questi il massacro di Hebron del 1929), vennero distrutti convogli e dati alle fiamme campi e foreste.
I tentativi di raggiungere un dialogo con gli arabi, intrapresi fin dall’inizio dello sforzo Sionista, risultarono alla fine fallimentari, polarizzando il Sionismo e il nazionalismo arabo fino a portarli ad una situazione potenzialmente esplosiva.

Riconoscendo gli obiettivi opposti dei due movimenti nazionali, gli inglesi raccomandarono (nel 1937) di dividere il paese in due Stati – uno ebraico e uno arabo – che avrebbero dovuto essere legati in unione economica.
La leadership ebraica accettò l’idea della spartizione e conferì all’Agenzia Ebraica il potere di negoziare con il governo inglese nel tentativo di riformulare vari aspetti della proposta. Gli arabi si opposero, senza lasciare alcuna possibilità di compromesso, a qualsiasi piano di spartizione.

Continue sommosse arabe antiebraiche a larga scala, portarono l’Inghilterra (nel Maggio del 1939) a pubblicare un Libro Bianco che imponeva drastiche restrizioni all’immigrazione ebraica, nonostante le possibili conseguenze di negare all’Ebraismo europeo un luogo dove rifugiarsi dalla persecuzione nazista.

L’inizio della II Guerra Mondiale, subito dopo, spinse David Ben Gurion, che sarebbe poi divenuto il primo Capo di Governo d’Israele, a dichiarare: Combatteremo la guerra come se non ci fosse il Libro Bianco e il Libro Bianco come se non ci fosse la guerra.