La Storia di Israele Lo Stato d’Israele

Dalla Guerra alla Pace

Le elezioni del 1977 per la Knesset portarono al potere il blocco del Likud,una coalizione di partiti liberali e centristi, ponendo fine a quasi trent’anni di dominio politico del partito Laburista. Il nuovo Primo Ministro, Menachem Begin, reiterò l’impegno, preso da tutti i capi di governo che lo avevano preceduto, di adoperarsi per il raggiungimento di una pace permanente nella regione e lanciò un appello a tutti i capi arabi perché ci si sedesse ad un tavolo negoziale.

Il ciclo dei rifiuti arabi agli appelli per la pace lanciati dagli israeliani fu rotto dalla visita a Gerusalemme del presidente egiziano Anwar Sadat (Novembre 1977), seguita da negoziati fra Egitto e Israele sotto gli auspici americani.
Gli Accordi di Camp David (Settembre 1978), risultat di tali trattative, comprendevano una struttura per una pace globale nel Medio Oriente, inclusa una dettagliata proposta di autogoverno per i Palestinesi.

|| 26 Marzo 1979, Israele ed Egitto hanno firmato a Washington DC un trattato di pace che poneva fine allo stato di guerra esistente fra i due paesi, durato 30 anni. Secondo le condizioni stabilite nel trattato, Israele si sarebbe ritirata dalla penisola del Sinai, sostituendo le precedenti linee del cessate il fuoco e degli accordi armistiziali con confini internazionali reciprocamente riconosciuti.

Tre anni di colloqui tra Giordania e Israele, a seguito della Conferenza di Pace di Madrid del 1991, culminarono in una dichiarazione congiunta di Re Hussein del Regno Hashemita di Giordania e del Primo Ministro Yitzchak Rabin (nel Luglio del 1994), che pose fine allo stato di guerra tra i due paesi, durato 46 anni. Il trattato di pace israelo-giordano è stato firmato al passaggio di confine di Aravà (nei pressi di Eilat in Israele e di Aqaba in Giordania), il 26 ottobre 1994, alla presenza del Presidente americano Bill Clinton.