Anni di Consolidamento
Nel corso del secondo decennio d’esistenza di Israele (1958-68) le esportazioni raddoppiarono e il PIL ebbe ogni anno una crescita di circa il 10%.
Sebbene alcuni del prodotti che precedentemente venivano importati, come la carta, i pneumatici, apparecchi radio e frigoriferi, venissero ora prodotti da industrie locali, la crescita più rapida avvenne nei settori fondati più recentemente come quello della metallurgia, della costruzione di macchinari e dei prodotti chimici e dell’elettronica.
Dato che il mercato interno dei generi alimentari prodotti localmente si stava rapidamente avvicinando a un punto di saturazione, il settore agricolo iniziò a produrre una varietà più ampia di prodotti, sia per l’industria delle conserve che per prodotti freschi da esportare.
Per far fronte al volume commerciale in aumento, fu costruito un secondo porto d’acque profonde sulla costa mediterranea, ad Ashdod, che andò ad aggiungersi a quello già esistente di Haifa.
A Gerusalemme venne edificata una sede permanente per la Knesset, mentre vennero costruite nuove strutture per il Centro Medico Hadassa e per l’Università Ebraica in luoghi alternativi, per sostituire quelle che si trovavano sul Monte Scopus, che dovettero essere abbandonate dopo la Guerra d’indipendenza.
Nello stesso periodo venne fondato il Museo d’Israele, con lo scopo di raccogliere, conservare, studiare ed esporre i tesori culturali e artistici del popolo ebraico.
Le relazioni diplomatiche di Israele si ampliarono costantemente e vennero a svilupparsi stretti legami con gli Stati Uniti, con i paesi del Commonwealth britannico, con la maggior parte degli stati dell’Europa occidentali, con quasi tutti i paesi dell’America Latina e dell’Africa con alcune nazioni asiatiche.
Furono intrapresi vasti programmi di cooperazione internazionale e centinaia di medici, ingegneri, insegnanti, agronomi, esperti di irrigazione e giovani organizzatori condivisero le proprie conoscenze e le loro esperienze con persone di altri paesi in via di sviluppo.
Nel 1965 avvenne lo scambio di ambasciatori con la Repubblica Federale di Germania, un passo che fino ad allora era stato rimandato per gli amari ricordi del popolo ebraico dei crimini commessi nei propri confronti durante il regime nazista (1933-1945).
La normalizzazione delle relazioni fra i due paesi fu preceduta da una veemente opposizione e da un acceso dibattito pubblico.