SCOPRI IL SIGNIFICATO DEI TERMINI E DELLE PAROLE USATE IN ISRAELE E NELLA COMUNITA’ EBRAICA:
Albero della conoscenza del bene e del male: riferimento biblico all’uso della libertà umana, è l’ago della bilancia della riuscita del destino dell’uomo. Significherebbe la conoscenza universale, superiore, riservata a Dio.
Albero della vita: rapporto col dilemma “vita o morte”; la vita dell’uomo dipende anche da un suo atteggiamento consapevole e responsabile, dall’impiego della sua libertà.
Cabala: strumento di decifrazione, un complesso di codici e sistemi esoterici che consentono di cogliere il significato segreto delle religioni, a prescindere dalla dottrina a cui può essere applicata.
Ghiur: conversione all’ebraismo. Atto formale effettuato da un non ebreo che desideri essere riconosciuto come membro a pieno diritto della comunità ebraica. La conversione ebraica comporta normalmente una serie di atti religiosi, studi e osservanze, che includono specificamente un’espressione di appartenenza e associazione al popolo ebraico e, a volte, alla Terra di Israele. Il Ghiur avviene quindi dopo un percorso interiore con studio ed osservanza dei precetti, seguiti da una guida individuata in un rabbino che ne valuta la convinzione, la sincerità, la preparazione e ladesione. Il convertito infine adotta un nome proprio nuovo di origine ebraica.
Goy: i non-Ebrei
Yiddish: Dialetto germanico della comunità degli ebrei ashkenaziti diffusisi in Europa centrale e orientale. Attualmente ha notevole diffusione negli Stati Uniti e nello Stato d’Israele.
Kibbutz: è una forma associativa volontaria di lavoratori dello stato di Israele, basata su regole rigidamente egualitarie e sul concetto di proprietà collettiva. Tutti i membri (almeno in teoria) hanno lo stesso tenore di vita. (fonte Wikipedia)
Menorah: lampada ad olio a sette bracci, è uno dei simboli più antichi della religione ebraica. Secondo alcune tradizioni simboleggia il rovo ardente in cui si manifestò a Mosè la voce di Dio sul monte Horeb, secondo altre rappresenta il sabato (al centro) e i sei giorni della creazione. (fonte Wikipedia)
Moshav: un tipo di comunità agricola cooperativa costituita da singole fattorie. Simili ai kibbutzim ma con un’enfasi sul lavoro comune. Diversamente dai kibbutzim collettivi, le fattorie in un moshav tendono ad essere di proprietà individuale ma hanno un’estensione fissa e uguale. I moshavim sono governati da un consiglio elettivo. (fonte Wikipedia)
Shabbat: è la festa del riposo, celebrata ogni sabato. (fonte Wikipedia)
Shalom: parola ebraica che significa pace, completezza, prosperità, ciao, arrivederci o stare bene. (fonte Wikipedia)
Tōrāh: termine biblico che designa la dottrina impartita dai genitori ai figli, dai saggi agli stolti, dal sacerdote al popolo e da Dio agli uomini mediante i profeti. Per antonomasia è così chiamato l’insieme degli insegnamenti e precetti riconosciuto dagli Ebrei come rivelato da Yahweh.
Yahweh: Nome ebraico di Dio.