Per gli ebrei il sabato è la ricorrenza più importante e va interamente dedicata al Signore. Inizia dopo il tramonto del venerdì e si conclude all’apparire delle prime stelle del sabato. In ebraico, Shabbath deriva da shavath (“cessare”) e ricorda il giorno in cui il Signore concluse la creazione.
Prima che inizi, la padrona di casa accende le candele, che indicano la fine del lavoro e l’inizio del riposo. Un giorno di riposo assoluto. Nelle 24 ore bisogna astenersi da qualsiasi attività e non chiederne ad altri, i cibi devono essere preparati in precedenza, il riposo deve essere assoluto per tutti (animali compresi) e ci si può spostare solo a piedi.
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Ad eccezione dello Shabbat, i giorni della settimana non hanno nomi. Sono semplicemente numerati:
- yom rishon = “first day” = Domenica
- yom sheni = “second day” = Lunedi
- yom sh’lishi = “third day” = Martedi
- yom revi’i = “fourth day” = Mercoledi
- yom chamishi = “fifth day” = Giovedi
- yom shishi = “sixth day” = Venerdi
La settimana culmina nel settimo giorno, il Santo Shabbat (shabbat kodesh)
Il mese ebraico si basa sul mese lunare o sinodico, il tempo impiegato dalla luna per fare il giro della terra. Poiché la durata esatta di un giro è di poco più di 29,5 giorni, la durata dei mesi normalmente oscilla tra 29 e 30 giorni. Il mese inizia con l’apparizione della luna nuova.
Il primo giorno di ogni mese (ad eccezione del “Rosh Hashana”, il capodanno ebraico) è chiamato “Rosh Chodesh”, come il trentesimo giorno del mese precedente, se ce n’è uno.
Un anno ordinario è composto da dodici mesi e può avere 353, 354 o 355 giorni.